a cura di Ernesto Paleani

Centro internazionale di studi geocartografici storici

L'Atlantide - 1921

Atlantide - 1932

Atlantide - 1948

Totò sceicco - 1950

Atlantide Continente perduto - 1960

Antinea L'amante della città sepolta - 1961

Ercole Alla conquista di Atlantide - 1961

L'Atlantide - 1961

Il conquistatore di Atlantide - 1965

Agente S03 Operqazione Atlantide - 1965

Capitan Nemo Missione Atlantide - 1978

Le 7 città di Atlantide - 1978

I Predatori di Atlantide - 1983

L'Atlantide - 1992

Cuori in Atlantide - 2001

Alert "Atlantis. Indagine bibliografica dalle fonti di Platone fino agli scrittori moderni e le ipotetiche ricostruzioni cartografiche"

a cura di Ernesto Paleani..

CINEMA

Titolo Film

TOTO' SCEICCO

Anno

1950

Altri titoli

I quattro sceneggiatori si ispirano al film muto Il figlio dello sceicco interpretato da Rodolfo Valentino e al film L'Atlantide (Siren of Atlantis) diretto nel 1948 da Gregg Tallas.

Durata

93

Origine

ITALIA

Colore

C

Genere

COMICO

Formato

Lunghezza pellicola: 2.604 metri

Regia

MARIO MATTÒLI

Attori

  • Totò: il maggiordomo Antonio Sapone
  • Tamara Lees: Antinea, la regina di Atlantide
  • Laura Gore: Lulù, la canzonettista
  • Lauretta De Lauri: Fatma, la principessa
  • Ada Dondini: la marchesa di San Frustone
  • Aroldo Tieri: Gastone, il marchese
  • Kiki Urbani: la danzatrice araba
  • Cesare Polacco: Mohamed
  • Arnoldo Foà: il matto nel regno di Atlantide
  • Mario Castellani: Zacarias, il colonnello dei ribelli
  • Riccardo Billi: l'arabo di Bitonto
  • Ubaldo Lay: il maggiore della Legione Straniera
  • Carlo Duse: un beduino
  • Carlo Croccolo: il cameriere del bar del porto
  • Ughetto Bertucci: Ludovico, l'autista
  • Raimondo Vianello: l'ufficiale della Legione Straniera
  • Aldo Giuffrè: primo legionario
  • Giacomo Furia: secondo legionario
  • Toto Mignone: terzo legionario
  • Pasquale De Filippo: quarto legionario
  • Eduardo Passarelli: il legionario medico
  • Franco Jamonte: Alì Babà
  • Ciro Berardi: il barista
  • Idolo Tancredi: l'energumeno delle botti
  • Ubaldo Loria: Battista, un cameriere

Soggetto

Agenore Incrocci, Furio Scarpelli, Marcello Marchesi, Vittorio Metz

Sceneggiatura

Agenore Incrocci, Furio Scarpelli, Marcello Marchesi, Vittorio Metz

Fotografia

MARIO ALBERTELLI

Musiche

ARMANDO FRAGNA (direz. orchestra Felice Montagnini)

Montaggio

Giuliana Attenni

Costumi

MARIO RAPPINI

 
  • Arredamento: Luigi Gervasi
  • Truccatore: Giuliano Laurenti
  • Parrucchiera: Renata Magnanti
  • Operatore: Silvano Ippoliti
  • Aiuto regista: Leo Cattozzo
  • Assistenti regista: Rudy Bauer, Mariano Laurenti
  • Direttore di produzione: 
  • Ispettore di produzione: Toto Mignone
  • Segretario di produzione: Nello Meniconi
  • Segretario di edizione: Mariano Laurenti
  • Tecnico del suono: Kurt Doubrawsky

Trama

l marchese Gastone, dopo un litigio con la sua amante, la canzonettista Lulù, decide di arruolarsi nella Legione Straniera. Sua madre, la marchesa di San Frustone, preoccupata per la sorte del figlio, induce il suo maggiordomo, Antonio Sapone, a recarsi in Africa per stargli vicino e impedire che commetta qualche sciocchezza. Antonio, per un equivoco, invece di arruolarsi nella Legione Straniera, finisce nelle file dei ribelli, che lo scambiano per il figlio dello sceicco, morto poco prima, e lo nominano a sua volta sceicco. Dopo aver salvato la vita a Gastone - il quale, venuto per catturare lo sceicco, resta molto sorpreso nel riconoscere nel presunto capo dei ribelli il proprio maggiordomo - i due riescono a fuggire, ingannando le sentinelle. Durante il viaggio nel deserto, in seguito ad un colpo di sole, Gastone impazzisce ed è convinto di aver catturato veramente il figlio dello sceicco. Esposto al pericolo di esser fucilato dai legionari, Antonio viene salvato in extremis da Gastone, fortunosamente rinsavito, il quale nel frattempo ritrova la sua amante.

Catturati di nuovo dai predoni arabi durante un turno di guardia, i due capitano in una misteriosa città sotterranea, l'antica Atlantide, dove regna Antinea, la sua bellissima regina, che ha le labbra avvelenate e ha il potere di far morire colui che la bacia. In breve tempo sia i legionari che i ribelli si accorgono del passaggio segreto che porta ad Atlantide, piombano tutti nel sottosuolo e ingaggiano una zuffa generale con gli abitanti della misteriosa città. Il colonnello dei ribelli, una volta ammirate le splendide ricchezze conservate sottoterra, impazzisce e con la dinamite fa saltare in aria tutto. Antonio, Gastone, Lulù e Antinea riescono miracolosamente a salvarsi e a fuggire in Europa. La marchesa è ben lieta di donare ad Antonio il suo palazzo per ritirarsi in campagna; Gastone sposerà la sua canzonettista, mentre Antonio impalmerà Antinea.

Note

Girato tra il settembre e ottobre del 1950, poco dopo la lavorazione di Tototarzan, Totò sceicco è probabilmente il punto più alto della collaborazione tra Totò e il regista Mario Mattòli e chiude degnamente l'annata cinematografica più laboriosa per l'attore napoletano. I quattro sceneggiatori si ispirano al film muto Il figlio dello sceicco interpretato da Rodolfo Valentino e al film L'Atlantide (Siren of Atlantis) diretto nel 1948 da Gregg Tallas.

In realtà il progetto originario era leggermente diverso: il primissimo soggetto era intitolato Totò e i dischi volanti, dove il nostro capitava in Arabia per trasmettere un documento segreto con i dati di una pista di lancio di dischi volanti. Questo soggetto verrà in seguito rielaborato per un'avventura a fumetti di Totò pubblicata qualche tempo dopo in una collana a lui dedicata.

La colonna sonora è totalmente basata sul motivo di una canzone composta da Armando Fragna, Lulù del Cabaret, che nel film viene eseguita per due volte, nella scena della taverna e in quella al comando della Legione Straniera. L'attrice britannica Tamara Lees, che interpreta il ruolo della regina Antinea, è anche l'unica attrice doppiata del film, in questo caso da Tina Lattanzi.

Il film ottiene un grandissimo successo di pubblico, in Italia - dove incassò nelle prime visioni circa 483 milioni di lire - e anche in Germania, dove venne distribuito nel settembre 1951, col titolo Toto als Scheich. Uno tra i pochi a non subìre vicissitudini censorie, contiene gag famosissime e in gran parte improvvisate sul set: la scena della taverna con l'ordinazione di birra e salsicce confusa con la parola d'ordine, la scelta tra una quarantina di mogli e il passaggio delle truppe dei soldati ribelli, la seduzione della principessa Fatma con la frase Guarda Omar quant'è bello... e quella della regina Antinea, le scene nel sottosuolo di Atlantide con il matto che guarda l'orologio in continuazione - uno strepitoso Arnoldo Foà - e quelle col gelosissimo marchesino Gastone - un impagabile Aroldo Tieri - sono state messe in un'ideale antologia dei pezzi di bravura del comico napoletano.

Dopo una primissima apparizione in Tototarzan, dove interpretava un timido fidanzato in treno, Carlo Croccolo fa qui la sua prima apparizione accanto a Totò nel ruolo del cameriere della taverna. Il deserto del film venne ricreato nella spiaggia di Sabaudia (Latina), mentre la celebre scena dell'innalzamento dell'addolorata marchesa di San Frustone - Ada Dondini - con la carrucola, accompagnata dalla frase tormentone Quanto soffro! è stata ispirata da una rovinosa caduta dalle scale della madre del comico; il suo richiamo di aiuto per rialzarla da terra era stato seguito dalle fragorose risate di un gruppo di ragazzini.

Secondo una testimonianza del regista Mario Mattòli, del film vennero girate alcune sequenze destinate al mercato estero - soprattutto francese - con le odalische a seno nudo. Quelle scene le diresse Mariano Laurenti, poiché Mattòli non se la sentiva. A un certo punto, mentre l'assistente dava ordini alle comparse senza veli, un proiettore della luce, inavvertitamente spinto, cadde sul sedile pieghevole del regista, fortunatamente vuoto. Quelle sequenze, in seguito, nessuno le ha più ritrovate.

 

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