Trama
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Un vecchio guantone
da baseball ricevuto improvvisamente per posta costringe Bobby
Garfield, affermato fotografo di mezz'età, a ritornare
indietro nel tempo e nel luogo, a quella lontana estate del
1960, quando straordinari eventi segnarono la fine della sua
infanzia. È la mattina del suo undicesimo compleanno quando,
nella casa dove Bobby (Anton Yelchin) abita con la madre,
arriva Ted Brautigan (Anthony Hopkins). L'uomo è tormentato
da un passato misterioso, e da strane trance precognitive che
lo angosciano, eppure è in grado di instaurare col ragazzino
un profondo rapporto di amicizia, prestandogli quelle
attenzioni che la madre vedova (Hope Davis), troppo
amareggiata e disillusa, non è in grado di dare al figlio. È
così che Bobby scopre i valori dell'amicizia e del coraggio,
ed è così che si innamora per la prima volta della sua
compagna di giochi, Carol. Ma gli eventi precipitano, Carol è
picchiata a sangue da un ragazzetto crudele, la madre di Bobby
scopre a proprie tragiche spese la verità sul suo datore di
lavoro, e Ted è costretto a rimettersi in fuga: gli uomini
grigi che da tempo lo stanno braccando sono ormai vicini. Solo
Bobby è in grado di capire il perché e di aiutarlo.
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Critica
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Scott Hicks, già
regista del pluripremiato Shine, ci regala una convincente
prova d'autore, sorretta dal racconto di Stephen King e dalla
grande interpretazione di Anthony Hopkins, il cui sguardo
malinconico disegna un personaggio sofferto, eppure capace di
trasmettere amore e speranza.
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