"Forme
e adattamenti del mondo vegetale illustrati in un erbario
morfo-biologico del 1936-1940"
COME
SI PREPARA UN ERBARIO
LA STERILIZZAZIONE
Le collezioni custodite negli Erbari sono
soggette ad attacchi da parte di numerosi parassiti.
Le muffe possono causare danno agli
esemplari, ma solo in ambienti particolarmente umidi; contro gli
attacchi delle muffe è necessario spennellare i campioni con alcool
denaturato.
I maggiori responsabili delle infestazioni
degli Erbari sono gli insetti; essi mostrano una certa selettività
per quanto riguarda il tipo di pianta e le parti della pianta da
attaccare.
Tra le famiglie più "appetite"
ci sono per esempio le Composite, le Ombrellifere, le Crucifere,
mentre sono poco attaccate le Graminacee e le Ciperacee.
Gli insetti prediligono i tessuti teneri
dei fiori e delle giovani foglie, ma in alcuni casi attaccano anche
i fusticini lignificati. Comunque non esiste pianta che possa essere
considerata immune se le condizioni di conservazione non sono
idonee.
E' opinione diffusa che gli insetti
attaccano gli esemplari di recente raccolta (fra il primo ed il
quinto anno si hanno i danni maggiori) più frequentemente di quelli
vecchi.
Negli Erbari si riscontrano con una certa
frequenza soprattutto coleotteri. L'insetto più temuto è un
coleottero cosmopolita, appartenente al genere Lasioderma,
che attacca molte sostanze e che produce vere devastazioni,
riducendo le piante in polvere finissima.
Le condizioni climatiche dei locali in cui
i campioni sono conservati rappresentano i principali fattori
responsabili delle infestazioni. Infatti, gli ambienti caldo-umidi
favoriscono lo sviluppo e la diffusione dei parassiti. Pertanto, la
temperatura e l'umidità dei locali dovrebbero essere controllate
per mantenere l'ambiente inospitale agli insetti; la temperatura
dovrebbe essere minore di 21°C e l'umidità relativa dovrebbe
essere compresa tra il 30 e il 40%.
Esistono numerosi sistemi per combattere i
parassiti responsabili delle infestazioni degli Erbari. Si possono
adoperare sistemi chimici e sistemi fisici.
Per quanto riguarda i primi le sostanze più
comunemente usate sono la naftalina, la canfora, il
paradiclorobenzene, il bicloruro mercurico, ma il loro impiego viene
sconsigliato a causa degli effetti nocivi che potrebbero avere
sull'uomo.
Per quanto riguarda i mezzi fisici si
possono usare il calore, le microonde o il freddo.
L'uso del calore consiste nell'esporre i
campioni per 4-5 ore ad una temperatura di circa 75°, oppure a
temperature più basse per un tempo più lungo. Questo metodo, pur
essendo innocuo e rapido, può essere utilizzato solo per piccole
quantità di piante.
Le microonde mettono in movimento e
pertanto riscaldano le molecole di liquidi che sono presenti negli
insetti ma non nelle piante esiccate. Il forno a microonde è
anch'esso efficace, veloce, economico ed innocuo, ma non si può
adoperare per grandi quantità.
Il metodo migliore, e quindi più diffuso,
è il freddo. La sterilizzazione viene effettuata per congelamento
dei pacchi ad una temperatura di -25°C per 6-7 giorni. Questo
metodo è abbastanza efficace e presenta notevoli vantaggi quali la
semplicità delle operazioni e la totale innocuità per gli
operatori.
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Centro
internazionale di studi geocartografici storici laboratorio di
ricerca iscritto al MIUR dell'Editore Ernesto Paleani
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