a cura di Ernesto Paleani

Centro internazionale di studi geocartografici storici

Enciclopedia degli Appennini

diretta da Alberto Ferretti

Alert"Forme e adattamenti del mondo vegetale illustrati in un erbario morfo-biologico del 1936-1940"

 

COME SI PREPARA UN ERBARIO

LA RACCOLTA DELLE PIANTE

La raccolta delle piante è, senza dubbio, la fase più semplice; tuttavia, perché risulti utile e significativa, è necessario disporre di alcuni semplici attrezzi e seguire alcune procedure essenziali.

E' importante prelevare la pianta in maniera completa, mirando a conservare il maggior numero possibile di caratteri necessari per la sua identificazione.

Il periodo migliore per il prelievo della pianta è, in genere, quello della tarda fioritura, allorché i primi frutti cominciano a maturare. Se ciò non fosse possibile, sarebbe opportuno raccogliere più campioni, in periodi diversi, per poter disporre sia di esemplari con fiori, sia di esemplari con frutti.

Le piante erbacee di piccole dimensioni vanno raccolte in toto (comprese le radici), utilizzando, eventualmente, una piccola vanga.

Per le piante di dimensioni eccedenti i fogli di erbario si preleva l' infiorescenza, un segmento di fusto della zona intermedia provvisto di foglie ed un segmento di fusto della zona basale.

Per gli alberi e gli arbusti si devono raccogliere rami con fiori, foglie e, se possibile, frutti. Nel caso delle piante dioiche (quelle, cioé, che presentano fiori maschili e fiori femminili su esemplari distinti), si deve fare attenzione a conservare e distinguere fiori di entrambi i sessi.

Gli esemplari appena raccolti dovrebbero essere disposti separatamente tra fogli di carta ma, per operare più rapidamente, essi possono essere conservati in sacchetti di plastica, facendo attenzione a ripulire bene le radici dal terriccio ed a proteggere i fiori con bustine di carta.

È bene conservare a parte le piante più piccole e con fiori più delicati.

Al momento della raccolta è indispensabile annotare i dati più importanti relativi alla stazione: località, con eventuale indicazione dei riferimenti topografici più significativi (altitudine, esposizione, substrato geologico), tipo di vegetazione circostante, caratteri ambientali generali, livello di antropizzazione, ecc.

Sono di grande utilità tutti i dati riguardanti le caratteristiche della pianta "in vivo" come il portamento, i colori dei fiori e delle foglie, l'altezza e le dimensioni del fusto.

Tutte queste annotazioni, unitamente al nome del raccoglitore e alla data di raccolta, vanno riportate su singole schede, alle quali sarà assegnato un numero progressivo, corrispondente a quello che sarà assegnato alle piante raccolte.

Che cosìè un erbario

Evoluzione storica

Preparazione

Formazione della raccolta Finzi-Bonasera

Erbario Finzi-Bonasera

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